Poseidonia

Un tuffo dai promontori del nord del Cilento, a proporre un mito ispirato dalla lastra del Tuffatore di Paestum rinvenuta nel sito archeologico. L’ippocampo e Hera sono i protagonisti del racconto, il riverbero di luce del faro in stile ionico strizza l’occhio ai legami della popolazione locale con la cultura dell’area greca. L’ippocampo molto diffuso in quest’area e al suo fianco Hera la divinità venerata a Paestum in epoca preromana quando il luogo si chiamava Poseidonia.

L’abisso e la ciclicità, la ricerca della rigenerazione dello spirito e la speranza, una sollecitazione per l’osservatore attraverso i colori e le forme all’ancestrale rapporto con il mare, fonte di vita, metafora di liquido amniotico e Gea, un’allusione all’amore per il pianeta al micro e macro che l’acqua offre, elemento primario, scenario ideale alla rappresentazione delle origini, accompagnerà tutta la serie Poseidonia.

Un sogno, un’idea, una suggestione, il legame di questo antico territorio che molti episodi ha vissuto, le sue vicende vennero narrate dalla notte dei tempi in vari poemi, più opere classiche citano questa zona per la presenza delle sirene e i loro canti ammaliatori con riferimenti precisi all’isola di Leucosia (Licosa). La presenza e il passaggio del tuffatore nell’area porta illuminazione e libera una suadente e confortante luce nella baia.

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